Sembra la solita musica, lo Spezia Rugby costruisce, subisce… però poi alza la testa, ribalta il risultato e anche se corre sempre sul ” filo di rasoio” vince meritatamente il confronto con un coriaceo Ivrea Rugby

SPEZIA IVREA 8.3.2015 2D

Foto Nina Maldini          Rugby Club Spezia – Ivrea Rugby Club Asd

 

Domenica 8 Marzo 2015

Dopo  una decina di minuti  di  studio  e sostanziale complessivo equilibrio nel gioco fatta eccezione  di una netta superiorità del pacchetto di mischia degli ospiti, decisamente più pesante, lo Spezia passa a condurre (3-0)  grazie ad un calcio di punizione di Luca Gabrielli. Dopo poco, nel bel mezzo di una insistita azione d’attacco a ridosso della linea di meta avversaria, gli aquilotti commettono un clamoroso errore nella trasmissione dell’ovale, palla intercettata dal primo centro  dell’Ivrea che galoppa, vanamente inseguito, per tutta la lunghezza del campo e va comodamente a segnare  in mezzo ai pali. Facile la trasformazione  e gli ospiti passano a condurre  (3-7).  Lo Spezia accusa il colpo, si disunisce  perdendo concentrazione e subisce un’altra meta ben costruita al termine di una corale azione della linea dei tre quarti dell’Ivrea (3-12). L’arbitro Sig. Amato di Torino fischia la fine del primo tempo  ed è un bene perché la squadra  ha bisogno di fare “quadrato” attorno al suo carismatico  allenatore Berthomier.

 La “cura” del tecnico  è efficace ed è uno Spezia più che determinato  a ribaltare il risultato quello che si ripresenta  in campo. Aquilotti subito all’assalto “ baionetta in canna” dopo appena  due minuti di gioco accorciano  con il mediano Tabi Adil che segna abilmente sfruttando  il lavoro degli avanti   nel corso di una mischia ordinata a ridosso della linea di meta avversaria. Gabrielli trasforma dalla piazzola e lo Spezia accorcia le distanze (10-12). Questa volta è l’Ivrea ad accusare il colpo  e lo Spezia ne approfitta rendendosi sempre più pericoloso. Col passare dei minuti  l’azione difensiva dell’Ivrea perde efficacia e gli uomini del suo pacchetto di mischia hanno perso molta della  iniziale brillantezza così,dopo molti tentativi,  lo Spezia passa con una  meta di forza della terza centro Tommaso Ruggeri che schiaccia in mezzo ai pali. Questa volta è Currò a centrare i pali dalla piazzola e lo Spezia passa meritatamente in vantaggio (17-12).  Mancano  una quindicina di minuti  al termine del match  e non c’è da stare tranquilli,  con solo cinque punti di vantaggio basta una  sola meta  trasformata agli avversari  per   riportarsi in vantaggio. Il pallino del gioco è però saldamente in mano  agli aquilotti che potrebbero chiudere il conto andando oltre il breack in almeno due tre occasioni se solo avessero sfruttato i calci di punizione per tentare la via dei pali, preferendo invece giocare  per tentare  di andare in meta.  Quando mancano veramente ormai pochi minuti al termine  Giovanni Currò  segna su punizione e chiude la gara  dominata e fin troppo sofferta.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE

” Per prima cosa voglio fare i complimenti ai nostri avversari che sono stati  molto corretti nel gioco e ci hanno impegnato duramente.  A seguire i complimenti alla nostra squadra e ai suoi  allenatori Berthomier ed Hereñú  per aver saputo raddrizzare il match.  Immaginavo che non sarebbe stato facile e al termine del primo tempo ho temuto il peggio, poi alla fine abbiamo vinto meritatamente questa gara fondamentale per centrare l’obiettivo salvezza. Certo la strada è ancora lunga ma mettere punti “in cascina” nelle gare casalinghe è quasi un obbligo se vogliamo restare in C1. Detto ciò  vorrei soffermarmi su alcune scelte di gioco che ritengo inappropriate fatte dalla squadra nel corso del secondo tempo.  Sul  17 a 12  col pericolo  che un eventuale nostro errore avrebbe potuto permettere agli ospiti di  ritornare in vantaggio, abbiamo deciso di non sfruttare  i calci di punizione   dentro i  22 avversari per tentare la via dei pali scegliendo sempre di giocare, immagino,  per  tentare di ottenere il punto di bonus segnando altre due mete. E’ vero che al momento non abbiamo in squadra un calciatore con elevate doti di precisione ma alcune punizioni a nostro favore a mio avviso si doveva tentar di piazzarle. Realizzare tre punti e portarsi   sul 20 a 12  prima dell’ultimo quarto di gara penso avrebbe definitivamente tagliato le gambe ai nostri avversari  che invece hanno lottato con le unghie e con i denti  fino alla fine per portarsi a casa almeno il punto di bonus.   Oltre  a tutto  i giocatori dell’Ivrea  avevano chiaramente preso le misure al nostro mediano di mischia bloccandolo ad ogni tentativo di ripartenza visto che era ormai palese che l’unica opzione da lui utilizzata era sempre e solo quella di battere velocemente le punizioni e tentare una penetrazione.  Troppa sofferenza per una gara che abbiamo dominato e che  potevamo chiudere  molto prima  dei tre minuti finali quando infine Currò  ha trasformato il tanto agognato calcio di punizione che ha allontanato definitivamente la minaccia di poterla addirittura perdere la gara perché un errore può sempre verificarsi, come il clamoroso intercetto verificatori nel primo tempo. In certe occasioni bisogna essere meno istintivi, più concentrati e concreti, vorrei dire pragmatici e magari ascoltare di più le indicazioni che arrivano della panchina (quando arrivano un motivo ci sarà no?)”

Formazione: Hall, Roccioletti, Tonelli, Fascio, Prokuplja, Gabrielli, Tabi, Zangani, Ruggeri, Baravetto, Ferrari, Costa, Hereñú, Montini, Actis, Bizzari, Sturlese, Ponzi, Novoa, Cuffini, Currò,Tallerini.

Allenatori: Gilles Berthomier e Hernán Hereñú

 

Foto Nina Maldini

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