
Dopo aver fatto il punto della situazione sulle giovanili, passiamo alla Prima Squadra.
Presidente come giudica l’attività seniores?
“ Un grande successo, nonostante la classifica, e volentieri spiego il perché.
Il nostro Club, dopo la retrocessione dalla serie C1 patita nella stagione 2015/16 e la dolorosa ma necessaria decisione di non iscriversi al campionato l’anno successivo, all’inizio della attuale stagione agonistica era nuovamente pronto per ripartire e lo ha fatto iscrivendosi al campionato con una squadra giovanissima composta quasi totalmente da atleti tra i diciotto e i ventuno anni di età, per la maggior parte ragazzi delle classi di nascita 1996, 1997,1998 e 1999, tutti provenienti dal settore giovanile. La Società ha voluto puntare tutto sui giovani, su un gruppo di atleti dai notevolissimi margini di miglioramento che rappresentasse il presente ed il futuro del Rugby spezzino. Una squadra giovane ma senza esperienza a livello seniores, basti pensare che su trenta atleti che compongono l’attuale rosa solamente cinque sono quelli che hanno militato in precedenza in prima squadra. Fin dall’inizio è parso evidente che ripartire puntando su una squadra così giovane poteva essere un “azzardo” ma sin dal primo raduno e poi dal primo allenamento si è capito subito che il gruppo era coeso, motivato e per nulla spaventato all’idea di dover affrontare squadre più esperte e “smaliziate”. Consapevoli che sarebbe stata durissima i giocatori hanno lottato ogni domenica e sebbene non sia arrivata ancora la prima vittoria, pur sfiorandola in ben quattro occasioni contro Novi, Monferrato, Cus P.O. e Tortona, nessuno ha mai perso l’entusiasmo, la voglia di giocare e di migliorare. Insomma, concludendo, quella che all’inizio della stagione sembrava una scelta azzardata si è dimostrata invece una scelta veramente azzeccata. Coloro i quali pensavano che la “banda dei ragazzini”, così qualcuno l’ha definita, non avrebbe retto l’urto con la dura realtà e le difficoltà di un campionato senior e si sarebbe “sciolta come neve al sole”, si sono dovuti ricredere e se ancora non si sono ricreduti è solo perché non sanno riconoscere il talento quando lo hanno di fronte oppure sono talmente prevenuti da non voler ammettere l’evidenza. Sono molto fiero di quello che questi giovanissimi atleti stanno facendo sia per l’impegno che per il loro fortissimo senso di appartenenza.”
Cosa manca alla prima squadra per essere più competitiva nell’immediato?
“La squadra ha due ottimi allenatori ed un bravo preparatore atletico e quindi da questo punto di vista siamo a posto. La squadra ha grinta e talento ma direi che se avessimo qualche giocatore di esperienza in più in campo potremmo più velocemente ridurre il gap con le altre contendenti. “
Un’ ultima domanda Presidente. Cercherete rinforzi? Magari qualche nuovo giocatore più esperto, magari cercandoli “ fuori “ Spezia?
“Gli unici giocatori “di fuori” che giocano con noi sono “spezzini d’adozione” ovvero persone che risiedono alla Spezia per motivi di studio o di lavoro. Vogliamo crescere ed essere sempre più competitivi e puntare nel giro di un paio d’anni a risalire in serie C1 ma senza prendere la scorciatoia di allargare la rosa con giocatori “prezzolati” provenienti da altre realtà perché oltre ad essere una soluzione molto costosa è a volte una scelta controproducente come ci hanno insegnato alcune esperienze negative del passato. Purtroppo non sempre chi “viene da fuori” risulta essere dal punto di vista professionale e umano un valore aggiunto per il Club sia che si tratti di giocatori che di allenatori.
Per vari motivi dunque il Rugby Club Spezia ha scelto di percorrere una via “autarchica” puntando principalmente sulla crescita e sviluppo del settore del minirugby e sull’inserimento in prima squadra degli elementi provenienti dal settore giovanile. Il nostro comunque è e sarà sempre un Club aperto a tutti quelli che desiderano farne parte che siano spezzini o “foresti” come è sempre stato nella tradizione del nostro Club e insito nello spirito di amicizia ed accoglienza propri del rugby.
In conclusione quindi, per rispondere alla domanda, no, non faremo nessuna “campagna acquisti” fuori dalla nostra provincia. Cercheremo piuttosto di recuperare qualche nostro ex atleta che si è perso per strada o che gioca in qualche altro Club. La via autarchica riguarderà anche tutto lo staff tecnico. Vogliamo creare un gruppo di allenatori giovani che siano altamente fidelizzati e per aiutarli nella loro crescita tecnica sicuramente cercheremo delle collaborazioni esterne ma saltuarie con tecnici di alto profilo con lo scopo di aumentare il livello di preparazione complessivo di tutto il nostro staff tecnico a partire dagli allenatori del minirugby per arrivare a quelli della prima squadra. “

Grazie Presidente e grazie Professore, tanti auguri per il 2018.
“Auguri anche a te e a tutti i nostri atleti, grandi e piccini, alle loro famiglie, a tutti i dirigenti e a tutti i nostri tifosi e sostenitori. Infine grazie Nicoletta per il prezioso lavoro che svolgi per il Rugby Club Spezia.”
Grazie, compito “ovalmente” impegnativo come del resto per ognuno di Voi, ma è altrettanto vero che sono onorata di poter contribuire nel “dar voce” a questo Storico e Combattivo Club. Mi unisco agli auguri e con l’occasione ringrazio anch’io dirigenti, genitori e fotografi che di partita in partita con foto e resoconti si trasformano in “inviati speciali”.